L'Antincendio

L'Antincendio

Fornitura di estintori e controllo semestrale

Per mezzi di estinzione si intendono tutte quelle attrezzature volte a combattere gli incendi e che devono obbligatoriamente essere presenti, ai sensi dell’art. 46 comma 2 del D.Lgs. 81/08, in tutte le attività lavorative di qualsiasi settore.

In particolare, l’art. 3 comma 1 lettera d) del Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 obbliga il Datore di Lavoro, successivamente alla valutazione del rischio di incendio, ad adottare le misure finalizzate ad assicurare l'estinzione di un incendio in conformità ai criteri di cui all'allegato V dello stesso decreto ministeriale; mentre, l’art. 4 comma 1 del Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 impone che gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall'installatore.

Tra le misure principali da predisporre per ottemperare a quanto suddetto va sicuramente annoverata la presenza di estintori in azienda. Nel caso i clienti ne avessero necessità, la Newbiz ha la possibilità di fornire (e di effettuare i controlli previsti dalla normativa suddetta) estintori di variegate dimensioni e caratteristiche estinguenti (estintori a Polvere, a CO2, a schiuma, ecc), di ottima fattura sia per la scelta delle materie prime impiegate sia per il rigore delle lavorazioni eseguite che consentono di garantire la massima efficacia ed efficienza in caso d'uso.

Scelta del tipo di estintore:

La scelta del tipo di estintore da utilizzare nonché il numero di estintori da predisporre dipende dalle caratteristiche proprie di ogni singola attività. Infatti, la scelta dell'estintore da utilizzare deve essere effettuata tenendo conto del tipo di incendio ipotizzabile nelle aree da proteggere.

Su ciascun estintore sono indicate le classi dei fuochi ed i focolai che è in grado di estinguere. Essi sono di colore rosso, riportano un'etichetta con le istruzioni per l'utilizzo e il codice di identificazione del costruttore con il riferimento dell'omologazione. L'anno di costruzione è inciso sul collo o sul fondo dell'estintore.

Gli estintori possono essere, innanzitutto, classificati in base a:

  • Tipologia dell'agente estinguente contenuto e capacità di spegnimento dei vari combustibili;
  • Quantità di estinguente contenuto;
  • Tipologia del propellente contenuto.

Tipologia dell'agente estinguente contenuto e capacità di spegnimento dei vari combustibili

  • Estintori ad anidride carbonica (CO2): L'anidride carbonica è normalmente conservata in recipienti allo stato liquido e l'estintore è dotato di una valvola di sicurezza che, ad una pressione superiore ai 170 bar, permette la depressurizzazione facendo fuoriuscire l'estinguente che, passando dallo stato liquido allo stato solido, a causa del raffreddamento genera particelle denominate "neve di anidride carbonica" o "ghiaccio secco", tant'è vero che il tubo al quale è collegato il diffusore è dotato di un'impugnatura per evitare ustioni da freddo all'utilizzatore. Infatti, la fuoriuscita repentina del gas provoca un brusco abbassamento della temperatura (- 79°); negli estintori con 2 Kg di carica il diffusore è collegato direttamente alla valvola di intercettazione. L'efficacia dell'anidride carbonica all'aperto è notevolmente ridotta e va usata con cautela in ambienti chiusi, a causa del suo effetto asfissiante. Questa tipologia di estintori agisce per soffocamento e per raffreddamento del combustibile ed ha il grande vantaggio di non lasciare residui, pertanto, risulta utilizzabile su fuochi che interessano meccanismi delicati o preziosi. Sono, altresì, idonei per lo spegnimento di incendi di classe B e C (liquidi infiammabili e gas infiammabili) ma non sono adatti per incendi di classe A, poiché il gas contenuto, evaporando, non riuscirebbe a spegnere le braci prodotte dall'incendio. Sono utilizzabili su apparecchiature elettriche sotto tensione.
  • Estintori a polvere: contengono polveri costituite principalmente da composti salini, quali bicarbonato di potassio o bicarbonato di sodio (per classe di incendio B e C), solfato di ammonio e fosfato monoammonico (per incendi di classe A, B e C). L'azione che espleta la polvere sull'incendio è il soffocamento, il raffreddamento e l'inibizione chimica. Le polveri polivalenti (polveri A, B, C) sono l'agente estinguente più utilizzato per l'universalità dell'impiego e l'elevata efficacia, possono essere utilizzate su apparecchiature ed impianti elettrici sotto tensione (normalmente fino a 1000 V), materiali di classe A (legno, tessuti, carta, plastica, ecc...), liquidi infiammabili (alcol, benzina, ecc...);
  • Estintori idrici: Contengono acqua come estinguente ed agiscono per raffreddamento del combustibile, inoltre, l'acqua vaporizzando, a causa del calore generato dall'incendio, genera un'azione di soffocamento. È indicato in incendi di classe A e non è utilizzabile su apparecchiature e impianti sotto tensione, se non in casi particolari (superamento di specifiche prove previste dalla norma tecnica UNI EN 3-7). Analogamente non è utilizzabile per lo spegnimento di incendi di classe B (liquidi infiammabili) e, in assenza di additivi anticongelanti, a temperature inferiore a 0 °C;
  • Estintori a schiuma: Sono adatti per fuochi di classe A e B e generalmente non sono idonei su apparecchiature ed impianti sotto tensione, poiché le schiume contenute sono diluite in soluzioni acquose.

Nella tabella sottostante è schematizzato il tipo di fuoco che possono spegnere i diversi tipi di estintori:

Gli estintori non sono tutti uguali, ma si differenziano in base al principio estinguente sul quale si basano e alla fiamma sulla quale il loro effetto è migliore. Questa caratteristica è la classe di fuoco e viene indicata con un particolare grafico facile da comprendere (vedi schema sottostante).